Esterno

Intonandosi perfettamente con la semplicità degli eremiti, la rustica facciata a capanna ha la porta d'ingresso sovrastata da una lunetta divisa in tre spicchi.

Alla chiesa si può accedere anche da una porta laterale, sopra la quale è collocato un altorilievo di stucco seicentesco: al centro, su una nube, stanno la Vergine e il Bambino, che hanno volti assorti e guardano lontano, mentre ai loro piedi si inginocchiano, adoranti e contriti insieme, i due campioni dell'umiltà, San Francesco (a sinistra) e Sant'Antonio (a destra).

Sopra l'architrave della porta, sta una minuscola scultura marmorea dell'Angelo Raffaele e il piccolo Tobia: un lavoro fine quasi da orafo.

Su un lato l'antica meridiana sfoggia questa concettosa epigrafe:

"Senza parlar da tutti sono inteso

senza far rumor l'ora io paleso:

può ben errar della campana il ferro,

mentre splende il sol io non erro!"

 

 

A cura del "Consiglio Parrocchiale di Mendrisio", gennaio 2004